Il Regno di Sicilia era davvero Grande e comprendeva anche l'isola di Malta, fu proprio da li che altri consensi giunsero a supportare quello che era nato piano e sommesso e che sempre più serpeggiava nell'aria.

Due giovani di stirpe normanna, Ruggero Guarna e Alessia Comneco volevano che le cose cambiassero e che quel Regno così spento vivesse di nuovo. Erano parecchio esperti nell'usare le armi entrambi e Ruggero in particolare si era fatto una certa fama.

Oltre a loro una vedova era giunta dalle Fiandre, distrutta dal dolore per la perdita del marito fiammingo aveva trovato nella causa un nuovo impeto di vita. Avrebbe messo tutto ciò che le rimaneva in questa impresa, lei era Bianca Chiaramonte.

Spesso si parlava degli incappucciati, ma un uomo era troppo scaltro e poco superstizio per credere a simili storielle. Faceva il tessitore di professione e scrutava tutto ciò che succedeva, ogni reazione di ogni suo cliente per capire, quello gli interessava davvero, capire che stesse Accadendo intorno a se. Il suo nome era Ippolito Tornabuoni.

Silenziosamente, questo era il suo modo, non era solito far capire le sue intenzioni ma era uomo di fatti. Fu così che Lorenzo d'Angiò si unì al movimento rivoluzionario.

 

QUESTO RACCONTO VERRA' COMPLETATO/CORRETTO DAI RACCONTI AUTODESCRITTIVI DI:

Bianca Chiaramonte

Ruggero Guarna

Alessia Comneco

Ippolito della Rovere

Lorenzo d'Angiò

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